Centro Studi Naturopatici
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giovedì 9 novembre 2023
RIFLESSOLOGIA Auricolare Naturopatica
Un nuovo modello per la riflessologia auricolare e il
trattamento dei disturbi nelle persone
L’auricoloterapia è sempre stata considerata un’arte medica
minore, poco conosciuta e poco praticata, eppure troviamo documenti storici che
ne affermano la validità già ai tempi di Ippocrate (350 a.C.). Sicuramente è
stata praticata per molti secoli dalle medicine popolari di Europa, Asia e
Africa. Era utilizzata per lenire dolori in fase acuta quali sciatalgie e mal
di denti. In Francia nel 1956 il dottor Paul Nogier un medico di Lione
visitando alcuni suoi pazienti nota piccole ustioni a livello del padiglione
auricolare. Incuriosito scopre che le bruciature erano dovute alle pratiche di
una guaritrice corsa, Madamme Berrin che ,cauterizzando l'orecchio dei sui
clienti, li curava dal dolore sciatico. Da qui inizia un lavoro sistematico di
ricerca che lo porterà a pubblicare il primo articolo scientifico in cui
presenta la sua prima mappa di riflessologia auricolare che riportava 42 punti
di interesse terapeutico. Grazie a queste pubblicazioni scientifiche i cinesi
riscoprono l’auricoloterapia e iniziano a sperimentare l’auricoloterapia legata
alla medicina tradizionale cinese proponendo una loro mappa auricolare. Da metà
del secolo scorso a oggi l’auricolo terapia ha avuto uno sviluppo enorme con il
fiorire di diverse scuole e la sistematizzazione di centinaia di punti
auricolari. L’auricoloterapia proposta da Nogier e dalla medicina tradizionale
cinese è appannaggio della classe medica dato che vengono utilizzati aghi o
eletrostimolatori dei punti sul padiglione auricolare per ottenere un effetto
terapeutico. Tuttavia è possibile fare auricoloterapia anche senza l’utilizzo
di aghi e per questo la riflessologia auricolare non agopuntoria è sicuramente utile anche
nelle mani di altre professioni come quella del naturopata che trova nella
riflessologia auricolare uno strumento di sinergia strepitoso con le altre
metodologie tipiche di questa professione. E’ infatti evidente fin dalle prime
ricerche di Nogier che in auricoloterapia si fa più riferimento a zone auricolari
che trovano sul punto individuato durante la fase di ricerca il loro
baricentro. L’orecchio quindi non è solo una mappa di punti da stimolare ma una
realtà olistica da osservare, interpretare, interrogare per trovare il sentiero
che conduce alla guarigione. In naturopatia quindi non si parla di
auricoloterapia ma piuttosto di riflessologia auricolare. Nella fase di
valutazione non ci accontenta di trovare i punti riflessi, ma si fa una
valutazione del rapporto tra le diverse zone del padiglione per cercare un
nesso causale tra i punti rilevati e la disfunzione riscontrata valutando
quanto è legato alla fase organica e quanto invece è legato al rapporto mente
corpo. Anche la stimolazione terapeutica in naturopatia è necessariamente
diversa da quella proposta dalla classe medica perché, nel nostro caso, non
basta la ricerca dei punti attivi ma è anche necessaria una valutazione di
quale tipo di stimolo può essere più efficace in quella determinata persona
scegliendo tra i tanti a disposizione del naturopata. La riflessologia auricolare non agopuntoria è
una tecnica ancora osteggiata in alcuni ambienti della medicina occidentale, ma
le sue potenzialità sono ormai ampiamente riconosciute nel mondo perché
permette di agire sulle cause dei problemi senza effetti collaterali e con
risultati rapidi. Il trattamento è quindi personalizzato ed integrato con un
percorso che tiene conto dell’alimentazione, del movimento, dell’idratazione
dell’integrazione e della gestione dello stile di vita della persona che si
incammina lungo questa via di autoguarigione