Centro Studi Naturopatici
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sabato 26 giugno 2010
Naturopatia : Le Origini
La naturopatia affonda le sue origini nella notte dei tempi e risulta molto difficile tracciare un percorso storico lineare della sua evoluzione. La sua storia è stata scritta in migliaia di anni attraverso la capacità dell'uomo di fare esperienza della natura e delle innumerevoli opportunità terapeutiche che essa, da sempre, ha messo a disposizione dell'umanità. In ogni continente l'umanità ha sviluppato i primi rudimenti di una medicina etnica che attraverso un percorso di conoscenza empirico ha posto le basi di quello che nell'ottocento diverrà l'igienismo e ,in epoca moderna, il percorso naturopatico verso il mantenimento di uno stato di benessere psico fisico che oggi identifichiamo con il termine di salute. In questo contesto l'uomo non è diviso dal macrocosmo in cui interagisce ma né fa totalmente parte condividendone sia le difficoltà che le opportunità offerte . Solo negli anni trenta con l'avvento della chimica e lo sviluppo dell'industria farmaceutica si assisterà allo spostamento dell'attenzione dell'uomo da un concetto olistico del mondo, e quindi anche della medicina, verso un concetto meccanicistico che lo porterà a ricercare metodi di cura più incentrati sul sintomo e sulla malattia . La naturopatia moderna risulta quindi essere un movimento culturale e scientifico che vuole recuperare la centralità dell'uomo rispetto la malattia e le sue conseguenze. Innanzitutto la naturopatia riconosce che l'organismo umano non è una entità isolata e autosufficiente poiché ogni persona nasce e si sviluppa all'interno di un macrocosmo costituito da variabili fisiche, ambientali, sociali e spirituali in grado di influenzare il suo sviluppo psico fisico. L'equilibrio dinamico che l'essere umano riesce a stabilire con tutte queste componenti del macrocosmo con cui interagisce sono alla base del suo stato di salute. Purtroppo, con il tempo, l'uomo si è via via allontanato dalle leggi naturali per passare da un modello di sviluppo circolare che prevedeva un basso indice di impatto ambientale ad un modello di sviluppo lineare che comporta di per sé un grande impatto ambientale ed una degenerazione massiccia e progressiva del nostro ambiente. La violazione umana delle leggi naturali ha comportato un aumento dello sforzo, da parte dell'individuo, per adattarsi alle nuove condizioni meno favorevoli con la conseguenza che l'omeostasi interna è sempre più difficile da raggiungere. La malattia quindi può essere interpretata come un deficit di adattabilità che si manifesterà in maniera diversa da individuo ad individuo a seconda delle sue predisposizioni genetiche (terreno) e delle influenze dell'ambiente in cui vive. Da tutto ciò si può dedurre che l'essere umano è una unità integrata con tutto ciò che la circonda e che tale unità viene realizzata attraverso un network di relazioni di tipo chimico fisico e di tipo mentale in grado di mantenere l'omeostasi interna. Solo se gli stimoli negativi sono più forti della capacità di adattabilità del sistema si potrà instaurare uno squilibrio sul piano mentale emozionale e fisico che noi classifichiamo impropriamente come malattia. Data questa premessa è assolutamente corretto asserire che la naturopatia di per sé non può essere considerata medicina e che ,come ha riconosciuto l'Organizzazione Mondiale della Sanità, deve invece essere definita una disciplina salutistica che agisce sulle abitudini di vita scorrette e sullo stile alimentare per riportare equilibrio omeostatico. La naturopatia non è tuttavia un contenitore di tutto ciò che è medicina non convenzionale essendoci una profonda differenza tra naturopatia, medicina allopatica, medicina naturale e omeopatia, tanto per citare i metodi terapeutici più importanti. Alloterapia e medicina naturale sono di competenza medica e partono dallo studio sistematico dei sintomi di una malattia per definirne il decorso, la terapia sintomatica e la prognosi. Non c'è uno studio costituzionale e una ricerca causale alla base di queste discipline. Il Naturopata s’interessa invece del terreno e della costituzione del soggetto esaminato riconoscendo centralità alla causalità che ha prodotto il sintomo e avendo un approccio olistico, complessivo al paziente esaminato nella sua unicità. La Naturopatia si avvale ,per una analisi diatesico costituzionale, dell'iridologia naturopatica che permette di identificare il terreno e quindi la costituzione del paziente. Di conseguenza il naturopata è in grado di conoscere quali sono le predisposizioni del paziente nei confronti delle malattie. E' innanzi tutto un metodo per verificare l'eventuale sovraccarico tossinico dell'organismo determinato essenzialmente da un deficit di efficienza degli organi emuntori. E' inoltre utile per capire quale sia lo stato dei nostri organi emuntori e ci permette di predisporre una serie di accorgimenti sia alimentari che terapeutici atti a ritrovare l'equilibrio omeostatico perduto. Ci permette infine di evidenziare lo stato energetico e vitale dell'organismo considerato, oltre che determinare i livelli di demineralizzazione raggiunti.
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