Centro Studi Naturopatici

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giovedì 8 dicembre 2011

Le quattro fasi della vita umana : Tempo di crescita, Tempo di stabilità, Tempo di prosperità, Tempo di saggezza

Come abbiamo accennato nel post precedente, per la tradizione Sufi Il nostro cammino esistenziale ricorda i lunghi viaggi del derviscio. Esso è diviso in 4 grandi tappe di 28 anni, di cui ognuna è suddivisa ancora in 4 piccole parti di sette anni. Non tutti attraverseranno questo cammino dall’inizio alla fine: per i Sufi ciò dipende dalla volontà Divina. Per la Naturopatia e la medicina moderna ciò dipende dalla genetica, dall'intossinazione a cui andiamo incontro durante la nostra vita e da quanto riusciamo ad instaurare una esistenza piena sana e felice. Tuttavia ognuno di noi può conoscere ciò che lo attende in questo cammino e quindi prepararsi ad affrontare le varie evenienze. La prima tappa Sufi è chiamata il tempo della crescita. Essa rappresenta i primi 28 anni. Il tempo della crescita è caratterizzato da un contenuto importante d’acqua nell’organismo. L’acqua è il simbolo dell’incostanza e della variabilità e queste sono le due caratteristiche che ci accompagnano in questa tappa della nostra esistenza. Basti pensare quanto sia difficile gestire i bambini nei primi sette anni di vita. Anche da un punto di vista organico la variabilità è il tratto caratterizzante di questo momento della nostra vita. Questo è un tempo di crescita attiva, si forma lo scheletro e i sistemi principali dell’organismo. Si costituisce il temperamento e la parola del bambino. Se durante questo periodo il bambino è troppo tutelato, si sviluppa lentamente. Abituato a continui riguardi, si sforzerà d’attirare l’attenzione su di sé con i suoi piagnucolii. Un bambino di quest’età, in media, piangerà almeno una volta al giorno. Il piagnisteo è utile per il rafforzamento dei polmoni. È necessario, naturalmente, distinguere il pianto che serve per attirare l’attenzione dal piagnucolio per la sofferenza. Un bambino di tre anni che cade, dovrebbe rialzarsi da solo, mentre un bambino che giocando si sporca, non commette un guaio. Il gioco in questa fascia d’età è un modo per comprendere il mondo circostante. Alla fine dei primi sette anni, il bambino si allontana gradualmente dai giochi: gli studi riempiono la sua vita e s’interessa agli interrogativi degli “adulti.” Inoltre, simbolicamente, la caduta dei denti da latte a 7 anni rappresenta il primo passo verso il mondo degli adulti. Il secondo ciclo di vita di solito si completa a 14 anni. In ogni epoca, questo periodo che comporta una maturazione fisica-sessuale ed un mutamento di voce, è stato sempre difficile per la persona. Spesso, quest’età è chiamata il periodo dell’esplosione ormonale. Si tratta di un importante periodo per la formazione della mentalità della persona. A 21 anni si conclude la formazione del sistema riproduttivo e delle caratteristiche sessuali secondarie. I giovani diventano villosi, la costituzione fisica si è formata. Inoltre, la formazione delle funzioni intellettive è completata. L’equilibrio non sopraggiunge nemmeno più tardi: fino a 28 anni le persone sono alla ricerca di qualcosa a cui aspirare. A 28 anni una persona s’impadronisce di una professione, mette su famiglia e passa in una fase di sosta. Il tempo della stabilità Il tempo della stabilità è un periodo in cui si ritrova l’equilibrio, l’auto-realizzazione. Se durante questo periodo la persona distribuisce armoniosamente le forze, raggiungerà un gran successo. Sbalzi bruschi del tenore di vita e d’attività possono danneggiare considerevolmente la sua salute. Per alcuni uomini moderni è di norma vivere alti e bassi, tempeste e bonacce. Nella nostra società un simile approccio alla vita è perfino richiesto. Di conseguenza, osserviamo emergere patologie funzionali legate alla frenesia a cui ci condanniamo da soli e che colpiscono indistintamente donne e uomini. Nel tempo della stabilità, la salute della persona è determinata dal modo uniforme e armonioso in cui si sviluppa in tutti i campi della vita: famiglia, lavoro, vita pubblica, rapporto con gli amici e con la natura. Da un punto di vista organico , a quest’età, il corpo di una persona non può crescere e, di norma, l’individuo è autosufficiente. Per il mantenimento della propria esistenza e del suo sviluppo personale, non ha bisogno dell’aiuto di altre persone. Il nostro corpo durante il periodo della stabilità non richiede speciali esercizi, medicine o terapie. Nel periodo di stabilità è sufficiente dormire 6-7 ore al giorno. Va ricordato che si ferma solo lo sviluppo dell’organismo, mentre la mente continua a migliorare: una persona diventa più saggia e ragionevole. Il tempo di prosperità Il periodo di prosperità (56-84 anni) richiede all’uomo del movimento e dell’attività, soltanto in questo caso potrà garantirsi una condizione armoniosa. Vi è un crescente desiderio di vivere, l’uomo diventa più forte nello spirito. A quest’età, diminuisce il contenuto d’acqua nel corpo. L’organismo, inoltre, avverte la mancanza anche di altre sostanze; quindi, cominciano a farsi sentire differenti “disturbi” di tipo funzionale legati a queste carenze. È necessario riguardare particolarmente gli organi interni, osservare un’attività lavorativa ed il riposo, regolarmente e ogni giorno. Bisogna fare più ginnastica e lavoro fisico, muoversi maggiormente. Assumere cibo più spesso, ma in piccole dosi, pulire l’intestino sovente. Un malanno comparso in età precoce guarisce abbastanza rapidamente, mentre la guarigione dello stesso in età avanzata avviene molto più lentamente. Questa considerazione, tratta dalla tradizione Sufi, si riscontra anche nell'attività professionale del naturopata che può constatare come spessissimo rimedi molto efficaci risultino lenti ad agire in questa fase dell'esistenza proprio perchè la forza di autoguarigione si è ridotta e con essa la capacità di risposta dell'organismo. In questa fase d’età, come per la successiva, dormire 4-5 ore al giorno è sufficiente per recuperare le forze. Il tempo di saggezza Il tempo della saggezza cade negli ultimi 28 anni. L’uomo ritorna bambino. In maniera analoga al bambino, cade spesso, è capriccioso e bisognoso d’attenzione. Le ossa diventano fragili e rigide. Iniziano a crescere nuovi denti e capelli, simili a chicchi di riso. La persona diventa somigliante ad un albero vecchissimo, sul quale appaiono freschi germogli. Dal ciclo undicesimo inizia la seconda infanzia. Un proverbio dice: “Un vecchio simile ad un piccino”. Chiede attenzione, carezze, ha più bisogno di sostegno spirituale che di supporto fisico. Senza parenti e amici, quest’uomo non è in grado di soddisfare la maggior parte delle sue necessità, ma i vecchi hanno una qualità magica. I loro desideri riguardanti altre persone spesso si avverano, così in Oriente è conveniente chiedere la benedizione degli anziani. Non v’è alcun miracolo in esso, coloro cui giunge il tempo della saggezza vedono in ogni individuo la condizione del suo raggiungimento. La loro benedizione, se volete, è una specie di programma vitale. Il vecchio saggio vede ciò che è ancora inaccessibile agli altri. Alla fine d’ogni ciclo settennale vi è una ricostruzione nell’attività dell’organismo, che può condurre al peggioramento temporaneo della salute. Se durante questo periodo non eseguiamo gli esercizi specifici, la malattia si stabilizza ed il corpo può abituarsi. Le psicotecnologie Sufi per molti aspetti sono orientate proprio per superare queste difficoltà temporanee nel modo meno doloroso.

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