Un neonato è morto agli Spedali civili di Brescia a
causa del batterio "Serratia marcescens". Il decesso è
avvenuto nella giornata di martedì. Lo scrive il quotidiano locale Bresciaoggi.
Il bimbo, nato prematuro da una coppia bresciana, era ricoverato nel reparto di
patologia neonatale dell’ospedale bresciano con il gemellino, che avrebbe
contratto l’infezione a sua volta ma che starebbe rispondendo alle
cure. Nello stesso reparto di patologia neonatale sarebbero, però,
complessivamente dieci i neonati infettati dal virus che si contrae in ambito
ospedaliero. I bambini sono ricoverati in terapia intensiva e le loro
condizioni sono stabili. E’ notizia di oggi riportata nel Giornale di vicenza
che le infezioni ospedaliere producono in Europa 37.000 morti all’anno e il
numero di infezioni difficili da gestire con gli antibiorici a nostra
disposizione sono in aumento esponenziale. Anche dal mio piccolo osservatorio
della farmacia posso constatare che se una volta il medico prescriveva un
antibiotico per sei giorni in caso di patologie respiratorie o delle prime vie
urinarie, ora spesso vengono prescritti più antibiotici simultaneamente e per periodi
che arrivano a 15-20 giorni. Solo in Italia ogni anno sono settemila le vittime
per batteri immuni agli antibiotici. Perchè siamo arrivati a questo punto?
La causa principale è legata all’uso selvaggio che si è fatto di questi
straordinari farmaci che continuano a salvare milioni di persone nel mondo.
Tonnellate di questi farmaci vengono utilizzate ogni anno negli allevamenti
intensivi per la produzione di carni
bianche e rosse, spesso senza controlli da parte delle autorità competenti.
Tuttavia anche l’uso indiscriminato che si è fatto in anni passati per uso
umano ha contribuito a selezionare ceppi resistenti che ora mettono in pericolo
la salute delle persone più deboli da un punto di vista immunitario. Quindi il
problema della multiresistenza provviene da lontano ed è prodotto proprio dalla
cattiva gestione ed utilizzo degli antibiotici. La sola misura igienica di lavarsi
frequentemente le mani potrebbe prevenire fino al 30% delle infezioni
ospedaliere tanto che ora esistono in ospedale protocolli rigidi di
comportamento in tal senso. E’ di fondamentale importanza arrivare a contenere
l’utilizzo di questi farmaci in zootecnia e nella prassi clinica solo per le
situazioni che lo richiedano veramente, attivando tutti i possibili canali di
informazione per aumentare le conoscenze della popolazione su questo grave
problema. Il compito del farmacista e del naturopata è quello di informare e di educare in questo senso, il compito di
chi chiede senza ricetta l’antibiotico è quello di affidarsi ai professionisti
del benessere per difendere il bene più
prezioso che abbiamo: la nostra salute e quella dei nostri cari. In caso
contrario l’OMS prevede che nel 2050 saranno più di 10 milioni le infezioni
sostenute da ceppi multiresistenti e diverranno la prima causa di morte nei
paesi industrializzati. Ma l’aspetto più tragico di questa situazione è che ,se
non ci sarà una inversine di tendenza, anche le operazioni chirurgiche che
richiedono l’utilizzo di antibiotici saranno messe in discussione con un
aumento esponenziale dei numeri per decesso dichiarati dall’OMS.
Nessun commento:
Posta un commento