Centro Studi Naturopatici

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venerdì 3 agosto 2018

Ad ognuno il suo Fiore!


“Non vi è una vera e propria guarigione senza un cambio

di orientamento della vita, senza pace nell’anima e senza

la sensazione di felicità interiore” (E. Bach)

Il Dottor Edward Bach, medico inglese, è stato il primo ad aver definito un metodo di cura della persona che utilizzasse dei rimedi derivati dai fiori. Sulla scia del lavoro del dottor Bach, numerosi ricercatori hanno saputo cogliere le proprietà terapeutiche dei fiori dei loro paesi. A partire dagli anni Settanta infatti, sono stati sviluppati i fiori californiani, alaskiani, indiani, francesi, canadesi, australiani e molti altri, tanto che oggi quasi ogni Paese ha i propri rimedi floreali e la letteratura in proposito è molto vasta. La Floriterapia è una branca della medicina olistica che si avvale di una serie di essenze naturali preparate a partire da fiori selvatici. Eʹ una tecnica definita olistica in quento tiene conto dell’individuo nella sua globalità ed unicità: Corpo – Mente – Anima. In floriterapia non è importante quale sia il sintomo fisico che si presenta o la definizione clinico diagnostica della patologia fisica o psichica ma ,piuttosto, come viene vissuto dalla persona nella sua unicità. Bach sosteneva infatti che la patologia anche se fisica è prodotta,almeno in parte, da un disagio che si realizza a livello psichico ed emozionale. Tale disagio , se protratto per molto tempo, si può letteralmente incarnare ,quindi passare da piano psichico al piano fisico, sostenendo una condizione di terreno che poi produce la patologia. L’essenza del fiore aiuta a realizzare la virtù opposta al disagio emozionale che è presente nella persona. Per esempio in caso di paura, il fiore aiuterà a sviluppare il coraggio. Tuttavia non esiste un rimedio standard adatto a tutti, perché uno stesso problema può derivare da squilibri emozionali diversi che cambiano da persona a persona. Per questo bisogna analizzare con cura lo stato d’animo disarmonico, individuando poi i rimedi indicati per riequilibrarlo. Il primo studio delle proprietà curative dei fiori silvestri fu intrapreso dal medico gallese   fra il 1926 ed il 1934. Egli sosteneva la necessità che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a tutti e che dovesse avere carattere preventivo ed essere priva di effetti collaterali. Questa terapia rappresenta un valido strumento d’integrazione della medicina accademica, proprio per l’assoluta mancanza di effetti collaterali e per la facile integrabilità con i farmaci e con le metodiche tradizionali. Ad esempio la combinazione di questa cura con la psicoterapia a volte rappresenta una svolta decisiva, perché le cause profonde della malattia diventano interiormente accessibili al paziente. Alla base della floriterapia c’è proprio il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici e dei disagi emotivi, i quali determinano poi l’insorgere dei sintomi fisici. I fiori di Bach sono una serie di 38 essenze naturali che comprendono una gamma di 38 schemi comportamentali negativi della natura umana. Sono estratte da fiori, cespugli ed alberi non coltivati, atossici e raccolti allo stato selvatico in determinati luoghi non contaminati. Bach scelse per mettere in atto il suo metodo delle piante di Ordine Superiore, escludendo le piante commestibili e quelle velenose. Ogni singola essenza cura il disturbo psicologico che ha causato, o potrebbe causare, un certo malessere fisico. I fiori ci aiutano a cambiare il nostro atteggiamento attuando così il processo di guarigione attraverso un riconoscimento onesto dei nostri stati d’animo.  Spesso è possibile mettere in relazione il rapporto che intercorre tra il disagio emotivo del quale soffriamo con gli organi che vengono colpiti dalla patologia fisica. La moderna branca della medicina definita Pnei (Psiconeuroendocrinoimmunologia) è una scienza che attualizza e riconosce queste intuizioni del dr. Bach : tutto il corpo pensa, ogni emozione si riflette in una o più zone fisiche del nostro corpo determinando una condizione di salute o di malattia . Riequilibrando la nostra personalità riusciremo ad attenuare e ,in alcuni casi, ad eliminare i disagi fisici. La Floriterapia, così come tutta la Naturopatia, non si pongono come sostituto della medicina allopatica, ma come strumento complementare, in un’ottica secondo cui l’approccio alla malattia può comportare modalità di intervento differenti, che agiscono in sinergia allo scopo di prevenire malattie più gravi. La valutazione del singolo caso quindi non deve basarsi sull’esame dei sintomi o su una diagnosi clinica ma sull’esame del terreno della persona, dei fattori esterni con cui entra continuamente in contatto e sullo stile di vita del soggetto, al fine di individuare ed eliminare proprio ciò che sta all’origine dello squilibrio.

 

"Il nostro lavoro consiste 

nell’aderire esclusivamente alla semplicità e alla purezza di questo metodo."

 

            E. Bach, 1936

 

 

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