Centro Studi Naturopatici

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sabato 11 agosto 2018

Prevenire le Patologie Invernali con la micoterapia


Spesso non siamo pienamente consapevoli delle meraviglie del mondo attorno a noi e di quanto la natura metta a nostra disposizione per la nostra salute . L’ambiente naturale è di per sè fonte di benessere psicologico. Tutti infatti avremmo fatto l’esperienza di sentirci pienamente appagati nell’ammirare le bellezza naturali che un paesaggio di montagna o marino ci procurano. Tuttavia molti di noi non sono altrettanto informati di quanto piante e funghi possano essere utili per la cura e la prevenzione delle patologie che ci affliggono. Per esempio, pochi sanno che alcuni funghi possono essere dei grandi alleati per curare e prevenire  le malattie. Questo articolo vuole essere uno spunto di riflessione,  un viaggio alla scoperta della micoterapia e del suo straordinario valore. Non conoscere la sua efficacia è un peccato, perché in qualsiasi situazione, con il suo contributo, si possono ottenere dei risultati significativi.  Non tutti sanno che i funghi sono più vicini al mondo animale che al mondo vegetale. Da un punto di vista evolutivo i funghi sono più vicini agli animali che alle piante . Animali e  funghi infatti originano da un differente e condiviso ceppo batterico. Per questo motivo le patologie delle piante non afliggono l’uomo mentre molte patologie dei funghi sono trasmissibili all’uomo. Dato che umani e funghi condividono analoghi antagonisti microbici  come ad esempio Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aereuginosa.., gli umani possono beneficiare delle strategie difensive naturali  che producono i funghi per combatterli. Quindi non deve sorprenderci se i nostri antibiotici antibatterici più significativi sono stati derivati da funghi. Dato che ci avviciniamo al periodo autunnale e conseguentemente ad un periodo ideale per fare prevenzione per quanto riguarda le patologie invernali, vorrei soffermarmi sulla possibilità di utilizzare i funghi come mezzi assai efficaci per fare prevenzione e riservare una trattazione più esaustiva dei benefici dei funghi in altri ambiti ad un articolo sucessivo. Tutti i funghi usati in terapia hanno una azione immunostimolante e/o immunomodulante ma I funghi  che più di altri si prestano a questo utilizzo sono il Reishi,  il Maitake, lo Shiitake e il Cordyceps . Tutti questi funghi hanno in comune la presenza nella loro composizione di  alcuni polisaccaridi  detti beta-glucani che sono responsabili dell’azione immunomodulante Sui beta-glucani  sono state prodotte  oltre 1.600 pubblicazioni negli ultimi 4 anni e la gran parte di queste ricerche sono state completate da alcune delle istituzioni più prestigiose nel mondo. Il beta-glucano innesca una risposta immunitaria nel corpo che genera un sistema di difesa contro gli invasori virali, batterici, fungini, i parassiti ed i processi degenerativi cellulari ed inoltre elimina i radicali antiossidanti ed i radicali liberi. L’azione di questi polisaccaridi è quindi molto studiata. I beta-glucani non sono presenti negli animali né sono presenti  gli enzimi necessari per il loro assorbimento   o il loro utilizzo. Esistono però dei ricettori sulle membrane delle cellule del nostro sistema immunitario (i linfociti , i moniciti e i macrofagi ) compatibili con  i beta-glucani che vengono attivati da queste sostanze  promuovendo così   la proliferazione di queste cellule e la loro attivazione.  Dato che tutti questi funghi possono essere utilizzati per lo stesso scopo, come possiamo decidere quale di questi  è più adatto a noi? La risposta ovviamente non è così semplice perchè un Naturopata esperto sceglierà in base alla situazione individuale e quindi non possiamo in un articolo dare una risposta esauriente a questa domanda. Tuttavia possiamo dare alcune indicazioni di massima. Malgrado tutti i funghi posseggano questa proprietà immunomodulante, ognuno di essi presenta anche una composizione diversa e quindi indicazioni diverse che possono guidarrci alla somministrazione dell’uno anzichè dell’altro.

 

 
Partiamo a considerare il Cordyceps Sinensis

 

 

Nella tradizione orientale è molto conosciuto perché è un fungo che conferisce vigore, potenza, resistenza e forza di volontà. Originario del Tibet, da secoli è molto amato e utilizzato nella medicina tradizionale cinese, per svariate malattie: affezioni respiratorie, patologie renali, disturbi del fegato, problematiche cardiovascolari, scarsa vitalità sessuale.  Gli studiosi hanno scoperto che permette di vivere anche in altissima quota, fino ai 4-5mila metri, perché aumenta del 10% l’ossigenazione di organi e tessuti. Le dimostrazioni viventi delle prestazioni eccezionali in ambiente povero di ossigeno regalate dal Cordyceps sono le popolazioni del Tibet che li utilizzano da secoli .  Nell’antica Cina il suo uso era riservato esclusivamente alla famiglia reale. Da un lato  rafforza le difese immunitarie contro i germi patogeni come hanno dimostrato molti ricercatori, dall’altro è germicida efficace contro batteri, virus, (herpes, mononucleosi, HIV, virus dell’epatite C) e Candida. Ma la sua peculiarità  è quella di riportare  in equilibrio il sistema immunitario, perché elimina gradualmente gli autoanticorpi responsabili delle malattie autoimmuni, che non vengono più prodotti. È benefico in particolare nell’artrite reumatoide e nelle malattie infiammatorie delle ossa e delle articolazioni. Infatti, difende la cartilagine articolare e anche l’osso  dall’infiammazione e dal logoramento legato all’età. E’ quindi utile scegliere il cordyceps quando siamo in presenza di una persona immunodepressa ma portatrice di patologie autoimmuni e in stato di esaurimento psico fisico.

 

Reishi Ganoderma lucidum

È un fungo, non commestibile per il suo sapore amaro e la sua consistenza legnosa che cresce su ceppi di latifoglie, in particolare quercia e castagno. I Cinesi lo consideravano un elisir di lunga vita e lo chiamavano “fungo dell’immortalità. Lo conoscevano anche i Romani e gli Egizi che lo avevano denominato rispettivamente “cibo degli Dei” e “dono di Osiride”. La doppia azione contro i microrganismi patogeni e contro le infiammazioni è utile nella prevenzione e nella cura delle infezioni delle vie aeree, come faringiti, tonsilliti, bronchiti, influenza, e delle infezioni delle vie urinarie, come cistiti. Da un lato  rafforza le difese immunitarie contro i germi patogeni essendo  efficace nelle malattie da virus (herpes, papilloma ma anche virus HIV e dell’epatite C) (El-Mekkawy S 1998) e nelle patologie sostenute da batteri e Candida. Dall’altro è un antinfiammatorio in grado di produrre risultati simili a quelli del cortisone rappresentando  un’ottima alternativa ai cortisonici (Stavinoha W, 1991; Stavinoha W, 1996). Reishi agisce quindi anche come antidolorifico (Ye J, 2001; Xi BY, 2005). E’ utile pertanto consigliarlo a quelle persone che nella stagione precedente abbiano avuto più patologie virali e infiammatorie soprattutto delle alte vie respiratorie.

 

Maitake  Grifola Frondosa

In Giappone il Maitake era  già presente, 2000 anni fa, nella “materia medica: SHEN NONG BEN CAO” e considerato  come rimedio in relazione alle malattie degenerative croniche. Oggi si è scoperto che agisce principalmente sull’asse metabolico, sul sistema immunitario, oltre ad essere  un grande sostegno per le ossa.La sua azione principale è lavorare sulla forma a mela dell’individuo in sovrappeso e in Medicina Tradizionale Cinese la sua azione viene ricondotta alla Loggia Terra. Pertanto il Maitake sarà la nostra scelta migliore per prevenire le patologie della stagione invernale per le persone che presentano problemi metabolici, tendenzialmente obese che presentano insulinoresistenza fino alla presenza di diabete di tipo due  con una localizzazione del grasso centrale a livello addominale.

 

Shiitake Lentinus Edodes

 E' un fungo di origine asiatica diffuso soprattutto in Giappone e in Cina. E' il secondo fungo commestibile più consumato al mondo. Il suo nome significa fungo della quercia e viene utilizzato per la preparazione di zuppe oppure come contorno per altre pietanze. Il suo punto di forza è legato alla sua capacità di proteggere in maniera eccellente l’intestino: nutre i fermenti lattici intestinali, ridimensiona i batteri ostili, sia quelli che causano gonfiore, sia quelli che producono tossine e sostanze cancerogene ed elimina anche la Candida. Inoltre, rafforza lo scheletro e promuove la salute di denti e bocca, perché combatte la carie e il tartaro, che sono la causa di molte malattie della bocca.  Sarà quindi utile consigliare lo Shiitake per la prevenzione delle patologie invernali a coloro i quali presentano stati disbiotici, colon irritabile e a coloro che hanno per varie ragioni dovuto fare lunghe terapie antibiotiche.

 

 

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